Una Storia Commestibile Dell’Umanità by Tom Standage

Una Storia Commestibile Dell’Umanità by Tom Standage

autore:Tom Standage
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788875781408
editore: Codice


I combustibili dell’industria

L’uso del carbone invece della legna come combustibile fu la seconda tendenza che contribuì all’industrializzazione della Gran Bretagna. La gente preferiva di gran lunga ardere legna in casa invece del carbone, ma, quando l’agricoltura ebbe bisogno di più terra, aree che un tempo avevano dato legna furono disboscate per far spazio alle coltivazioni. Il prezzo della legna si impennò – tra il 1700 e il 1800 triplicò nelle città dell’Europa occidentale – e la gente cominciò a usare il carbone, un combustibile più economico. (Perlomeno era economico in Inghilterra, perché c’erano molti giacimenti vicini alla superficie. ) Una tonnellata di carbone forniva la stessa quantità di calore della legna tagliata da un acro di terra. In Inghilterra e nel Galles, tra il 1700 e il 1800 circa sette milioni di acri che prima avevano fornito legna diventarono terreni agricoli. In questo modo la crescita della produzione alimentare riuscì a tenere il ritmo di quella demografica, ma richiese che tutti passassero al carbone.

E così fu: nel 1800, il consumo reale di carbone era di circa 10 milioni di tonnellate l’anno, e forniva una quantità di energia che altrimenti avrebbe richiesto 10 milioni di acri per l’arboricoltura da legna. A quel punto, secondo alcune stime, la Gran Bretagna rappresentava il 90% della produzione di carbone, e, almeno per quanto riguarda il combustibile, si era già liberata delle costrizioni dell’ancien régime biologico. A differenza delle piante vive, che intrappolano la luce del sole per produrre combustibile, il carbone permetteva di sfruttare vaste riserve di luce solare del passato, che si erano accumulate milioni di anni prima ed erano conservate sottoterra in forma di piante morte.

Anche se all’inizio fu sfruttato come alternativa alla legna per il riscaldamento domestico, data la sua abbondanza presto il carbone venne usato anche per altri scopi. Arthur Young, scrittore inglese appassionato di agricoltura e statistiche sociali, durante un viaggio in Francia verso la fine del Settecento fu colpito dalla relativa scarsità di vetri alle finestre: all’epoca, infatti, in Inghilterra erano molto più diffusi, perché il carbone forniva un’energia a basso costo per la produzione del vetro. (I vetrai francesi, invece, avevano un tale bisogno di combustibile che finirono per bruciare i noccioli delle olive. ) Il carbone era molto usato anche dall’industria tessile per scaldare i liquidi adoperati per sbiancare, tingere e stampare e per riscaldare le officine e le presse. Il carbone, inoltre, permise una rapida espansione della produzione del ferro e dell’acciaio, che prima venivano fusi usando legna. E, naturalmente, servì ad alimentare le macchine a vapore, una tecnologia che emerse dalla stessa industria del carbone.

Una volta esauriti i giacimenti che affioravano in superficie, in Gran Bretagna fu necessario scavare a profondità sempre maggiori: ma più i pozzi minerari erano profondi, più era probabile che venissero invasi dall’acqua. La macchina a vapore inventata da Thomas Newcomen nel 1712, a partire dall’opera di precedenti sperimentatori, fu costruita appositamente per pompare l’acqua fuori delle miniere allagate. Le prime macchine a vapore erano estremamente inefficienti, ma ciò non



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.